Appunti Semplici

Nella mia vita ho una sola missione: visitare più laghi possibili. E, dato che non sono abbastanza allenata per raggiungere quelli in alta montagna, mi sto allenando con quelli “fattibili”.

Uno di questi é il Lago di Annone, che occupa più comuni: Annone di Brianza – appunto, Suello, Civate, Galbiate e Oggiono.

È un lago modesto, non vasto come quelli prealpini più celebri, ma possiede un fascino tutto suo: un’atmosfera raccolta, quasi intima. La sua forma particolare, a “otto” irregolare, lo divide in due bacini — quello di Annone e quello di Oggiono — collegati da un sottile canale che a volte pare quasi scomparire. Le montagne che lo circondano, come il Monte Barro e il Cornizzolo, si riflettono sulla superficie dell’acqua nelle giornate limpide, disegnando un quadro di quiete e simmetria naturale.

Al mattino presto, una sottile nebbia si adagia sul lago come un velo trasparente, e i primi raggi del sole filtrano tra gli alberi, accendendo i profili dei canneti. Si sente il verso lontano di un airone, il fruscio leggero delle foglie, il mormorio sommesso dell’acqua contro la riva. È un luogo che invita al silenzio, alla lentezza: perfetto per chi ama camminare lungo i sentieri che lo abbracciano o pedalare sulla pista ciclabile che ne segue le sponde.

Un tempo, le sue acque erano più pescose e gli abitanti dei paesi circostanti — Annone, Oggiono, Galbiate — vivevano anche di ciò che il lago offriva: pesci, canne, torba. Oggi, pur avendo perso parte di quella dimensione di vita quotidiana, il lago conserva un valore naturale e paesaggistico importante. È frequentato da fotografi, escursionisti, e famiglie che cercano un angolo verde lontano dal rumore delle città.

È il più grande dei laghi minori briantei, un gruppo di bacini di origine glaciale e fluviolacustre situati tra il ramo orientale del Lago di Como e le colline della Brianza.

Il lago è suddiviso in due bacini principali:

• il Bacino di Annone a est;
• il Bacino di Oggiono a ovest;

I due specchi d’acqua sono separati da un istmo (la “ponte di Annone”), attraversato da una strada, ma comunicano tramite un canale artificiale detto Rio Taverna.

Ha una superficie totale di circa 5.7 km quadrati. La profondità media si aggira attorno ai 5-6 metri, anche se la sua profondità massima arriva agli 11 metri. Il perimetro arriva a misurare circa 16 chilometri, infatti per percorrere tutto il giro del lago ci si impiega circa 3 ore – 3 ore e 30 minuti.

Io sono arrivata in macchina e ho parcheggiato al Park Nordic Lago Annone, un comodo parcheggio gratuito vicino al lago. Da lì ho cominciato a camminare e in 2 minuti ho raggiunto il lago.

Il Lago di Annone é perfetto per allenarsi perché:

• si può andare in bicicletta grazie alla ciclopedonale che circonda il lago;
• si può camminare e correre grazie al sentiero vista lago;
• si possono utilizzare gli attrezzi fissi presenti in un’area dedicata.

La pista ciclopedonale asfaltata lunga tutto il percorso rende il giro del lago accessibile anche a chi fa fatica a deambulare o é in carrozzina.

Un angolo molto caratteristico del lago é il Belvedere del Trovante. Qui, nelle giornate di sole e con cielo terso (dalle 9.00 alle 12.00 circa) guardando attraverso la fessura posta all’altezza del cuore – della statua – verso il Cornizzolo sul Monte Rai, a poco dal Corno Birone, appare l’ombra del Trovante, che da tempo immemore guarda la Brianza. L’opera in foto é di Gaetano Orazio. Vicino alla statua ci sono anche delle panchine per godersi il panorama e un box che funge da bookcrossing. Io oggi ho preso 3 libri!

L’Info Point si trova lungo il sentiero, nel comune di Suello.

Dalla passeggiata del Lago di Annone si può vedere la figura di un aereoplano sulla montagna adiacente!