Il biscotto della fortuna di Antonio Skármeta è un piccolo grande libro che, attraverso uno stile semplice e poetico, affronta temi profondi legati alla libertà, alla fiducia e alla costruzione dell’identità. Perfetto per lettori giovani e adulti, è anche un’ottima risorsa da proporre in ambito educativo, a scuola o in famiglia, per stimolare riflessioni sul ruolo dell’individuo nella società.

La vicenda si svolge in un paese dell’America Latina durante una dittatura militare (il contesto non è mai esplicitato, ma rimanda al Cile o ad altri paesi sudamericani negli anni della repressione politica). Il protagonista è Ángel Santiago, un giovane appena uscito dal carcere minorile, deciso a cambiare vita e a riscattarsi. Condivide il suo sogno con Nicolás Vergara Grey, un ex professore ormai in pensione e in crisi esistenziale.
I due si conoscono in modo quasi casuale e, nonostante le differenze di età e vissuto, iniziano un percorso comune, fatto di dialogo, fiducia e, soprattutto, di speranza. Ángel vuole vendicare un’ingiustizia subita in carcere, ma il suo desiderio non è solo quello di “fare giustizia”, bensì di trasformare la realtà che lo circonda, di renderla più degna di essere vissuta.
Skármeta costruisce una narrazione delicata ma incisiva, nella quale i personaggi diventano portatori di valori universali:
- L’educazione come incontro: tra generazioni, tra idee diverse, tra sogni e paure. Nicolás, inizialmente scettico, diventa una figura di riferimento per Ángel, e a sua volta trova nel ragazzo una scintilla di vitalità che aveva perduto.
- Il coraggio di scegliere: la storia ci insegna che la libertà non è solo un concetto politico, ma una scelta quotidiana. Entrambi i protagonisti devono decidere se agire, rischiare, mettersi in gioco.
- Il potere della parola: il titolo stesso richiama i “biscotti della fortuna” cinesi, piccoli messaggi in grado di ispirare, cambiare la prospettiva, dare forza. E in effetti, tutto il romanzo è un inno al potere trasformativo delle parole – scritte, dette, ascoltate.
Il biscotto della fortuna è ideale per:
- Percorsi di educazione civica: offre spunti su diritti umani, democrazia, giustizia sociale.
- Laboratori di scrittura o lettura consapevole: il linguaggio di Skármeta è accessibile ma pieno di significato.
- Educazione emotiva: i personaggi affrontano paura, rabbia, amore, delusione – emozioni che si prestano a riflessioni personali e di gruppo.
Con la sua scrittura lieve e piena di umanità, Antonio Skármeta ci regala una favola moderna che parla di riscatto, dignità e relazioni autentiche. Il biscotto della fortuna non è solo una storia da leggere, ma un invito a credere che, anche in tempi bui, una piccola luce può accendersi – magari proprio grazie a un messaggio inaspettato, come quello contenuto in un biscotto.
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