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Il Castello delle Zucche | Oleggio Castello | NO

Ottobre significa solo una cosa: finalmente si può mangiare la zucca! Ed oltre a mangiarla, negli ultimi anni sono aumentate le zone dedicate ai festival o ai campi dedicati alle zucche! Io sono andata al Castello delle zucche, festival completamente arancione presso il Castello Dal Pozzo a Oleggio Castello, in provincia di Novara. Immerso tra…

Ottobre significa solo una cosa: finalmente si può mangiare la zucca! Ed oltre a mangiarla, negli ultimi anni sono aumentate le zone dedicate ai festival o ai campi dedicati alle zucche!

Io sono andata al Castello delle zucche, festival completamente arancione presso il Castello Dal Pozzo a Oleggio Castello, in provincia di Novara.

Immerso tra le colline che abbracciano la sponda piemontese del Lago Maggiore, il Castello Dal Pozzo è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un romanzo inglese dell’Ottocento. Torri merlate, scalinate scolpite, un parco che si perde tra alberi secolari e viali nascosti: tutto, in questo angolo incantato di Oleggio Castello, racconta una storia di aristocrazia, romanticismo e rinascita.

La storia di questo luogo affonda le sue radici nell’epoca romana, quando la zona era occupata da un castrum militare. Ma è nel Medioevo che inizia davvero il racconto del castello, quando la potente famiglia Visconti di Milano costruì qui una prima fortezza. Per secoli fu la residenza di un ramo nobiliare locale, i Visconti d’Aragona, che contribuirono a rafforzarne la struttura e a trasformarlo in un simbolo di potere.

Una leggenda narra che lo spirito di Barbara Visconti, figlia del signore del castello, si aggiri ancora tra le torri. Il suo amore proibito per un capitano di ventura finì in tragedia, e oggi, nelle notti di nebbia, si dice si possa sentire il suo lamento tra i corridoi.

Nel XIX secolo il castello visse la sua trasformazione più spettacolare. Il marchese Claudio Dal Pozzo d’Annone, affascinato dallo stile neogotico inglese, decise di ristrutturarlo secondo i canoni del Tudor Revival: un vero omaggio alla nobiltà britannica. Per farlo, chiamò addirittura un architetto inglese, Richard Popwell Pullan, che aveva già lavorato con William Burges, uno dei nomi più influenti del gotico vittoriano.

Il risultato è una meraviglia architettonica: torri ottagonali, vetrate istoriate importate dall’Inghilterra, mobili d’epoca, camini in pietra decorati a mano, e una piccola cappella privata che sembra uscita da una cattedrale medievale.

Intorno al castello si apre un parco paesaggistico di 24 ettari, pensato secondo lo stile “romantico inglese”: nessuna geometria rigida, ma sentieri curvi, boschetti misteriosi, un laghetto con isolotto, una grotta artificiale e scorci panoramici mozzafiato.

Perfetto per una passeggiata al tramonto, il parco conserva ancora molte delle specie arboree rare piantate nel XIX secolo. In primavera, le fioriture trasformano il giardino in una tavolozza di colori.

Oggi il Castello Dal Pozzo è molto più di un monumento storico: è un resort di lusso cinque stelle, che accoglie viaggiatori da tutto il mondo tra suite principesche, ristoranti gourmet, eventi esclusivi e matrimoni da favola.

Ogni stanza racconta una storia. Alcune conservano ancora i decori originali dell’Ottocento; altre, pur moderne, mantengono il fascino discreto di un tempo che non passa mai davvero.

Durante la mia esperienza al festival delle zucche ho potuto vedere delle sculture a tema olimpiadi interamente fatte con le zucche: giocatori di basket, atlete che surfano, il fantino con il cavallo, il nuotatore e tanti altri. In più, ci sono alcune attività carine da fare con i bambini, come il truccabimbi, le olimpiadi delle zucche e diversi laboratori.

Inoltre, si può anche mangiare al ristorante buffet tutto a base di zucca. Non si può prenotare, quindi quando si arriva ci si mette in coda e si spera di trovare un angolo libero sui tavoli interni o sulla terrazza.

Tornando al parcheggio, si può fare una visita alla Chiesa Parrocchiale di San Martino, una chiesetta minuscola proprio vicino al castello che merita di essere vista!


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