Nel centro di Cesano Maderno si possono trovare molti riferimenti del passaggio della famiglia Arese Borromeo, più altri posti storici molto interessanti.
Il primo tra tutti é il Palazzo Arese Borromeo: uno degli esempi più significativi di residenza nobiliare barocca in Lombardia, ed è strettamente legato alla storia della potente famiglia Arese, protagonista della vita politica e culturale del Ducato di Milano tra XVII e XVIII secolo. La famiglia Arese, originaria di Como, si trasferì a Milano nel Medioevo, distinguendosi come giuristi e magistrati. Il personaggio chiave fu Bartolomeo III Arese, Presidente del Senato di Milano e figura influente nella seconda metà del Seicento, sotto la dominazione spagnola. Bartolomeo scelse Cesano Maderno come sede di rappresentanza e residenza di villeggiatura, in una zona allora ancora rurale ma strategica e tranquilla. Qui, su un nucleo preesistente (forse una villa di campagna), fece costruire il palazzo come lo conosciamo oggi. La costruzione del palazzo iniziò intorno al 1654 e si concluse nel giro di pochi anni. Il progetto fu affidato con ogni probabilità a Francesco Maria Richini, architetto milanese di fiducia degli Arese, anche se non esiste una documentazione definitiva. L’idea era chiara: creare una reggia in miniatura, un luogo dove ospitare la corte, ricevere intellettuali, artisti e ambasciatori, e al tempo stesso ritirarsi nei piaceri della campagna. Il palazzo fu arredato e decorato con grande sfarzo, secondo il gusto barocco e con forti riferimenti allegorici e simbolici. I temi decorativi non sono scelti a caso: celebrano le virtù della famiglia Arese, la giustizia, il buon governo, il sapere, la religione. In particolare, molte scene si riferiscono ai grandi classici latini e alla mitologia, in linea con il gusto intellettuale del tempo.

Appena si esce dal palazzo, il Giardino Arese Borromeo si apre come un sipario su un mondo ordinato, elegante, quasi teatrale. Non è solo un “retro” del palazzo: è parte integrante della sua architettura e della sua funzione. Qui si ricevevano ospiti, si passeggiava, si rifletteva… e si mostrava il proprio gusto e la propria cultura. Voluto da Bartolomeo III Arese nella seconda metà del Seicento, il giardino fu pensato come una “continuazione all’aperto” delle sale interne del palazzo. L’ordine e la geometria delle stanze si riflettono nei disegni perfetti delle aiuole e dei viali. Il modello è quello del giardino all’italiana: razionale, geometrico, progettato secondo i principi del Rinascimento e del primo Barocco, dove la natura è domata e al servizio dell’uomo. Oltre il giardino formale si estendeva un grande parco di caccia, secondo la moda delle grandi residenze aristocratiche europee. Anche se oggi non è più integro, si possono ancora vedere i resti del viale prospettico, che si allineava perfettamente con la facciata posteriore del palazzo. Questa prospettiva lunga e rettilinea serviva a “guidare lo sguardo” e a simboleggiare il controllo del nobile sul territorio.

















Palazzo Arese Borromeo si trova in Piazza Esedra, spazio aperto che fa da area di connessione tra il Palazzo Arese Borromeo e il tessuto edilizio del centro storico di Cesano Maderno. È storicamente legata al muro di recinzione (o muro di cinta) del palazzo, che definisce uno dei lati della piazza. La piazza si sviluppò tra il 1640 e la prima metà del XVIII secolo. La forma è complessivamente rettangolare, ma i tre lati “lunghi” della piazza hanno diversioni che formano tre exedre (cioè “nicchie” architettoniche curve) alla muratura perimetrale. Non è solo una piazza ornamentale: è usata per eventi pubblici e manifestazioni culturali. Per esempio, mercatini di Natale, piste di pattinaggio su ghiaccio, iniziative legate alla memoria (come la “pastasciutta resistente”) si svolgono in Piazza Esedra.



Piazza della Pace è un simbolo importante per Cesano Maderno: qui viene annualmente commemorato il 25 aprile con l’alzabandiera e la deposizione della corona di fiori per ricordate una giornata così importante.

Il Giardino delle Colonne viene anche chiamato come Giardino delle Colonne di Palazzo Arese Jacini data la vicinanza con il palazzo. Era originariamente la corte dell’antica residenza seicentesca, ma nel Novecento alcune parti furono demolite. Negli anni recenti é stato restaurato e riaperto al pubblico come giardino segreto. Il giardino è piuttosto raccolto, non enorme come il parco tutto, e conserva elementi che ne fanno uno spazio più “intimo” rispetto al giardino principale. Ci sono colonne e architetture che rimandano all’assetto storico della corte, elementi decorativi, prospettive visive studiate, un recupero degli spazi originari. È aperto secondo gli orari del Municipio: da lunedì a venerdì 8‑19, sabato 8‑12.



Piazza Arese si trova nel centro storico di Cesano Maderno ed é un indirizzo fondamentale per il paese perché qui si trovano tanti monumenti importanti.

Palazzo Arese Jacini fu fatto edificare a partire dal 1618 da Marco Maria I Arese. Risulta completato prima del 1628, poiché in quell’anno venne fatto l’inventario dei beni del proprietario defunto, includendo il palazzo. Alla fine dell’800 il palazzo fu acquistato dal conte Gilberto Borromeo Arese; poi, nel 1941, passò per via ereditaria alla madre del conte Giovanni Jacini. Nel 1971 il Comune di Cesano Maderno lo acquistò (in decadenza) con tutte le sue pertinenze, con lo scopo di recuperarne la funzione pubblica. Oggi è sede del Municipio (parte degli uffici comunali) e dell’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda (ISAL), che ha biblioteca, fototeca, archivi.



L’Oratorio della Madonna del Transito sorge in Piazza Arese, nel centro storico di Cesano Maderno, parte integrante del complesso di Palazzo Arese Borromeo / Arese Jacini. Era la cappella gentilizia del palazzo, ovvero destinata al culto privato della famiglia Arese, anche se con tempi e modalità tali da comprendere momenti in cui fu frequentata anche dal popolo. L’edificio fu costruito nel 1642, su progetto di Carlo Buzzi (varie fonti lo chiamano Carlo Buzzi, Buzzo o “Buzio”), architetto milanese attivo nel Seicento. Tuttavia l’idea di realizzare un oratorio risale già al 1596, con un lascito testamentario di Benedetto Arese di 3.000 lire imperiali e l’assegnazione di terreni per questo scopo alla Confraternita del Santissimo Sacramento. La costruzione però dovette attendere circa mezzo secolo, fra difficoltà finanziarie e perché nel frattempo ci si dedicava all’ampliamento della parrocchiale esistente (intitolata a Santo Stefano). È un oratorio a pianta rettangolare, con un’unica navata.


La Palazzina è uno degli edifici più antichi di Cesano Maderno. Risale al Quattrocento. È costruita in mattoni e pietre miste, tipico materiale del periodo antico. Ha conservato all’esterno elementi originali, come un ordine di finestrelle rettangolari situate sotto il cornicione in corrispondenza del sottogronda (cioè subito sotto il tetto) sul lato nord. Alla base c’è un muro a scarpa (cioè un muro che si inclina verso l’esterno alla base) — che è una caratteristica difensiva/antica. L’edificio è considerato la casa più antica di Cesano Maderno. Per la comunità è un simbolo della storia locale. Attualmente ospita l’Agenzia per il Turismo e la Cultura di Cesano Maderno.

Largo Sebastiano D’Immé é un’area della città dedicata alla memoria di questo maresciallo, situata all’ingresso del Parco Borromeo / Giardino Arese Borromeo, lato via Garibaldi. È diventata ufficialmente “Largo Sebastiano D’Immè” nel 2010, con l’intitolazione dell’area antistante l’ingresso al parco con questo nome. All’interno del Largo è stata collocata una scultura commemorativa intitolata “Il sole siamo noi”, realizzata da Antonio La Gamba. Serve da monumento in ricordo del maresciallo e dell’Arma dei Carabinieri in generale. La scultura è abbastanza vistosa: circa 4 metri di altezza e poco più di 3 di larghezza. È pensata come un biglietto di ingresso, un segno visivo d’impatto per chi accede al Giardino Borromeo. Ma chi é stato Sebastiano D’Immé? Sebastiano D’Immè era un maresciallo dei Carabinieri, in servizio al Nucleo Operativo del gruppo Carabinieri di Como. È morto il 7 luglio 1996, colpito durante un conflitto a fuoco mentre svolgeva un servizio antirapina a Locate Varesino. Aveva 31 anni, era sposato da poco.

Nuovo punto fondamentale della città é la Cittadella dei ragazzi – Altieri Spinelli, un posto dove possiamo trovare un campo da ping pong, un campo da basket, da calcio e attrezzi per allenarsi. Il comune di Cesano Maderno ha voluto creare questo spazio per permettere ai cittadini di allenarsi gratuitamente, anche alle persone in carrozzina, ed é un luogo dove i ragazzi possono ritrovarsi per fare attività sportiva insieme.



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