Chi ama andare in montagna questa zona la conosce bene perché la zona di Asso regala grandi emozioni (che spero presto di scoprire dettagliatamente, l’ultima volta che sono venuta da queste parti ero in gita con l’oratorio e siamo andati ai Corni di Canzo, credo siano passati dai 15 ai 20 anni…).
Oggi, mentre tornavo da queste zone, mi sono imbattuta in un angolo di Asso che mi ha fatto innamorare: stavo guidando per tornare in Brianza, ero sulla statale e mi sono ritrovata una cascata a bordo strada. E chi sono io per non fermarmi davanti ad una simile bellezza?
Ho lasciato la macchina nel primo parcheggio disponibile e sono corsa alla Cascata Vallategna, circondata da un piccolissimo parchetto comunale con qualche panchina dove ci si può riposare un attimo e godersi lo spettacolo.
La bacheca informativa racconta che non si conosce molto bene l’origine del nome Vallategna, ma si pensa ci siano due possibili significati:
- uno identifica il luogo dove l’acqua precipita sulla terra dura e arida che tiene e non si sgretola;
- il secondo significato fa riferimento all’antica credenza popolare che bagnarsi nelle acque di questa cascata potesse essere un buon rimedio a combattere la tigna per effetto di proprietà particolari fioriture che raccoglieva nel suo scorrere a monte.
La bacheca ci fa notare anche una cosa importante: “per entrambe le ipotesi non ci sono certezze e la loro coesistenza ci ricorda che la ricerca è un lavoro continuo che non si ferma e che deve considerare ed essere attenta a tutti i contributi”. La cascata, per la geografia, segna anche la fine della Brianza e l’inizio della Vallassina. Quello che si nota maggiormente è che separa il comune di Canzo da quello di Asso, con i loro reciproci abitanti, e la leggenda narra che in passato c’è stata una disputa per capire a quale territorio appartenesse. Ora, grazie anche all’aiuto del parco comunale che l’accoglie, ci piace pensare che la Cascata Vallategna unisca i due paesi.


La cascata è facilmente raggiungibile con il treno: prendendo la linea di Trenord che arriva fino a Canzo Asso, appunto, si scende proprio al capolinea e in tre minuti di passeggiata si è arrivati.
Il parco comunale che circonda la cascata potrebbe essere un perfetto punto di partenza per chi poi prosegue verso altre camminate o giri in bicicletta nelle vicinanze.
Di fronte, invece, si può osservare il fiume Lambro, uno dei più importanti fiumi della Lombardia.

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