A Cesano Maderno, nella Brianza monzese, c’è un bellissimo angolo di paradiso disperso nel verde. L’Oasi Lipu di Cesano Maderno, a 20 minuti a piedi dalla stazione, è una zona perfetta per grandi e piccoli ed è l’ideale per chi vuole immergersi nel verde più totale. Si trova in Via Don Luigi Orione 43 ed è facilmente raggiungibile anche in macchina.
Una volta che ci si addentra nel verde, si può notare subito una cascina abbandonata: è la Cascina Montina, per tanti anni è stata un ristorante ma adesso è in disuso. A destra si può vedere la base Scout CNGEI di Cesano Maderno 3. Inoltre, da qui si passa anche per il Cammino Montiano (il cammino che va dalla casa natale di Padre Monti a Bovisio Masciago e arriva a Saronno, dove è morto).




Proseguendo sulla pista ciclabile, ad un certo punto sulla destra si può vedere la Scuderia Soffientini, lo storico maneggio di Cesano. Subito sulla sinistra si può prendere il sentiero che porta al Bosco degli Gnomi. Interamente fatto dai volontari dell’Oasi, il bosco è un modo carino per raccontare ai bambini che siamo in un posto protetto e l’ambiente va rispettato.








Proseguendo, si passa in mezzo ai tanti sentieri che si snodano in Oasi, per questo è importante avere una mappa – che si può chiedere al centro visite – e si può notare come la Lipu tenga alla propria zona, con tanto di nidi per gli allocchi fatti interamente a mano e appesi ad un’altezza precisa per far sì che questi rapaci non siano disturbati.


Io, durante la mia camminata, sono poi ritornata sulla pista ciclabile che mi ha portato all’area umida: da qui è possibile osservare lo stagno e fare birdwatching. Per questo è importante cercare di non fare rumore: in Oasi ci vivono molti animali, specialmente uccelli (infatti LIPU significa proprio Lega Italiana Protezione Uccelli). Per chi è appassionato, è consigliato portare un binocolo per poter osservare meglio gli animali.






Tornando indietro, una tappa vicino al Centro Visite è necessaria perché ci sono delle zone interessanti. Innanzitutto c’è un’area picnic per chi volesse fermarsi qui a mangiare qualcosa, poi si può proseguire per il Sentiero naturalmente accessibile. Facendo questo giro è possibile incontrare le farfalle, il gheppio e il picchio verde. Sul sentiero è presente la cartellonistica che spiega in maniera chiara gli alberi presenti ed alcuni sono anche tattili perché mettono a confronto le cortecce presenti.






Si arriva così allo stagno didattico e il cartello presente in loco ci dice che gli abitanti dello stagno sono il germano reale, il tritone crestato, la natrice dal collare, la rana verde, la libellula, la ninfea e il ditisco.


Proseguendo sul percorso, si arriva al rifugio degli impollinatori dove si può vedere quali potrebbero essere le vere casette degli impollinatori.

Più avanti c’è il cassone degli aromi, sempre pieno di piantine profumate pronte da essere annusate. Dietro si può notare il pratone delle farfalle, qui molto spesso si possono notare delle specie diverse di farfalle, appunto.


In Oasi è possibile fare delle visite guidate sia diurne che notturne ed altre attività legate alla natura, come il birdwatching. In estate ci sono anche i Campi Natura per i bambini. Consiglio di visitare il sito web dell’oasi (https://www.oasicesanomaderno.it/index.html) per rimanere aggiornati sulla programmazione degli eventi.
L’Oasi è un ottimo posto per fare educazione ambientale e per avvicinarsi alla natura. A chi viene qui consiglio un abbigliamento adeguato e voglia di lasciarsi trasportare dalla natura circostante. Essendo un’area protetta, ci sono delle regole basiche da rispettare:
- i cani vanno tenuti al guinzaglio;
- si cammina sui sentieri segnalati;
- non si possono strappare i fiori;
- non si può fare il barbecue e non si possono accendere fuochi in generale.
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