Io sono una grande sostenitrice della lettura fin da quando sono piccola e ringrazierò sempre i miei genitori per aver allenato e coltivato questa mia passione. Mi ricordo che mia mamma, quando ero alla scuola primaria, mi accompagnava una volta a settimana in biblioteca per prendere alcuni libri da leggere. Puntualmente passavo le serate sul divano a leggere i libri che avevo preso, contando i giorni che mancavano al giro successivo in biblioteca. Le bibliotecarie del mio paese sono sempre state brave a consigliarmi i libri e hanno sempre organizzato gli spazi della biblioteca in maniera intuitiva e con una vasta scelta di libri.
Negli anni, poi, ad ogni ricorrenza ho sempre ricevuto in regalo dei libri e così ho potuto iniziare a creare una mia personale biblioteca in casa. Posso dire che negli anni ho sempre spaziato tra i generi libreschi ma i gialli e l’attualità hanno sempre il mio cuore. Anche se la mia saga preferita che mi ha lasciato il segno rimane Twilight. Sì, ho letto anche La breve seconda vita di Bree Tanner, Life and Death e sono impazzita quando è uscito Midnight Sun.
Credo fortemente che la lettura non vada forzata, se una persona non vuole leggere non deve essere obbligata. Importante però é, però, capire come strutturare la lettura quando sei un adulto e condividi momenti di lettura con i più piccoli.
Prendiamo l’esempio della scuola primaria, dove si impara a leggere. So che é un lavoro difficile da fare, ma le uscite didattiche in biblioteca sono fondamentali fin dalla classe prima. Il bambino impara a conoscere la biblioteca, capisce che è divisa in più settori, i libri sono divisi per età e genere e può chiedere un confronto ai bibliotecari. Capisce che la biblioteca è uno spazio dove si può fermare a leggere, può prendere in prestito un libro e riportarlo entro un mese. La biblioteca, se sfruttata nel senso positivo del termine, è uno strumento valido per creare un gusto letterario nella persona (oltre al risparmio economico se si è appassionati di lettura ma non si dispone di soldi o si preferisce spenderli in altro).
Un altro progetto di lettura importante, che vale dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, è creare una biblioteca a scuola. Come si può fare? Ci sono diversi modi:
- contattando le case editrici chiedendo se c’è la possibilità di acquistare dei libri;
- comprando libri usati alle bancarelle;
- trovando libri su Vinted o su qualsiasi altro sito che rivende libri usati;
- portando i libri da casa che non si leggono più e di cui non si ha più bisogno;
- controllare il sito del Libraccio;
- aderire all’iniziativa #IoLeggoPerché, così chi va in libreria nel periodo dell’iniziativa può donare uno o più libri alla scuola interessata.
In questi anni ho girato alcune scuole vicino a me e le dinamiche della costruzione della biblioteca sono diverse: alcune scuole predispongono un’aula adibita appositamente a biblioteca, dividendo i libri in fasce d’età e per genere letterario, altre scuole si sono create una biblioteca per classe, in modo che le letture sono mirate a quell’anno scolastico. Mi ricorderò sempre di una scuola nel comasco che ha allestito una biblioteca scolastica fantastica: oltre ad aver diviso i libri per età, ha anche posizionato dei divanetti e dei puff dove i bambini si possono sedere e godersi la lettura. Creare una stanza così è sicuramente sfruttabile al 100% anche dai bambini con disabilità nei momenti un po’ più complicati, in cui serve uno spazio per rilassarsi.
Come creare una libreria in casa, invece? Il mio sogno sarebbe avere una stanza che funge da studio dove posso allestire anche una libreria personale. Sono anche patita dell’ordine, quindi suddividerei la libreria per fasce d’età, casa editrice e poi anche per autore. Ma capisco che tutto questo non può che rimanere un sogno proibito.
Per reperire i libri, invece, ci sono tanti modi e alcuni anche gratuiti o che fanno spendere molto poco, come:
- Vinted;
- bancarelle;
- Siti di ecommerce;
- le iniziative LibroKilo, dove un kilo di libri costa 10 euro;
- le iniziative All you can read, dove paghi solo la sportina e ti porti a casa tutti i libri che riesci a farci stare dentro;
- i bookcrossing;
- il Libraccio
- le classiche librerie.
Quando vorrei comprare dei libri faccio sempre dei ragionamenti: mi serve nuovo o posso prenderlo anche usato? Devo per forza prenderlo in una catena di librerie o posso andare nella libreria di paese dove magari c’è la libraia che riesce a consigliarmi meglio e può diventare il mio posto di fiducia? Nel mio paese, ad esempio, ha aperto un negozio equo solidale che vende molti libri interessanti, specializzati su testi d’attualità e infatti vado spesso lì e mi confronto con le proprietarie, le quali a volte mi consigliano di andare nella libreria di fianco perché hanno dei testi a tema diritti e società che potrebbero fare il caso mio.
Poi: cosa si può fare con ragazzi che hanno disturbi dell’apprendimento? Ci sono molte case editrici che se ne occupano: la Erickson ha alcuni testi dei grandi classici in CAA, la Mondadori ha la collana Oscar Alta Leggibilità con il testo scritto con il font Sinnos.
Tutto molto bello, ma come organizzare la libreria? In questa sezione di Ikea https://www.ikea.com/it/it/rooms/childrens-room/how-to/idee-e-spunti-dispirazione-per-organizzare-i-libri-per-bambini-pub91e673b0/ si possono trovare alcune idee per le camere dei bambini, in modo che possano prendere i libri in autonomia, qui invece se si vuole creare una biblioteca a scuola ci sono delle librerie semplici ed efficaci https://www.ikea.com/it/it/search/?q=libreria.
[la foto di copertina dell’articolo è stata presa da Internet, se qualcuno si ritrovasse come autore della foto me lo dica che lo cito!]
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